Ivan Perriera riconfermato per il prossimo triennio alla guida dell’Isernia Camper Club
Data 1/4/2010 12:00:46 | Categoria: Turismo
| Durante l’assemblea ordinaria dei soci dell’Isernia Camper Club si è provveduto alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo dell’Isernia Camper Club, sodalizio che opera per la promozione Turistico Culturale della Regione Molise fin dal 1991.
A seguito della votazione Ivan Perriera, che nel settore turismo ricopre altri prestigiosi incarichi quali: Direttore del Gruppo Editoriale TURIT di San Marino, Coordinatore Nazionale dell’Unione Club Amici, Consulente Nazionale per il Turismo e le Fiere dell’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro loco), Responsabile Nazionale del Dipartimento Turismo dell’Italia dei Valori, è stato rieletto all’unanimità presidente del Club isernino.
“Questa nuova conferma – ha dichiarato Ivan Perriera – mi permetterà di proseguire verso la realizzazione di quei progetti che, su più campi, abbiamo avviato in collaborazione con le istituzione regionali, in particolare con l’Assessore Franco Giorgio Marinelli, e quelle nazionali, con il Responsabile Turismo e Natura del Ministero del Turismo dott. Silvano Vinceti e con il Presidente Nazionale dell’UNPLI, dott. Claudio Nardocci.”
“Il turismo non può continuare ad essere considerato marginale – continua Perriera – perché già adesso, nonostante la scarsa attenzione che gli viene riservata in termini di finanziamenti, vale più del 10% del PIL nazionale rendendolo la prima industria italiana. Bisognerà continuare a lavorare seriamente per una indispensabile regolamentazione del turismo itinerante che ha fra le sue peculiarità, quella di essere praticato da turisti attivi per 365 giorni all’anno. Per comprendere l’importanza del turismo extra alberghiero basti pensare che i dati di chiusura della città di Termoli per il 2009 hanno registrato un meno 1,9% per gli arrivi ed un meno 5,3% per le presenze. Gli unici dati positivi sono stati quelli degli arrivi nelle strutture extra albeghiere attestati sul +89,3 per cento. Da questi dati risulta evidente che con investimenti minimi, ed una seria regolamentazione, si potrebbero sfruttare al massimo le ricchezze di un turismo all’aria aperta ancora in crescita.".
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