I commenti e impressioni ai partecipanti dell'educational dal 30 Settembre al 3 Ottobre

Data 6/10/2010 13:02:01 | Categoria: Turismo

È stato organizzato un concorso per scegliere i componenti più belli relativi alle impressioni suscitate da Isernia e la sua provincia ai partecipanti all'educational.

I vincitori sono quattro, c'è un exequo per il terzo posto:

1° Posto
CRAL O ASSOCIAZIONE: AZ ROMA CLUB, RAPPRESENTANTE: ARDUINO CIARALLI

2° Posto
CRAL O ASSOCIAZIONE: CLUB POLITECNICO BARI, RAPPRESENTANTE: MARIA ROMANO

3° Posto in exequo
CRAL O ASSOCIAZIONE: APIE SIAC
CRAL O ASSOCIAZIONE: CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO – PADOVA, RAPPRESENTANTE: LUCA E DANIELA


I testi dei commenti vincitori:

1° Posto
CRAL O ASSOCIAZIONE: AZ ROMA CLUB

Oggi fervono i preparativi per dare ad ognuno di noi che lo desidera, la gloria e l’onore. È l’anno 300 a. c. e al tempio i miei confratelli mi aspettano, sono il loro orgoglio perché, giurerò di dare la mia vita per la patria e tanto onore alla tribù. Non sono solo, tanti come me hanno preso la stessa strada, e da lontano vedo rischiarati dalla luce delle torce sventolare i sacri lini, che tra poco saranno miei. Mi guardo dietro e provo dolore al pensiero di lasciare i miei affetti perché so che non tornerò più tra loro se non con il vessillo dell’ardua vittoria. Ma il mio spirito non trema e con gli altri mi unisce una sola parola “Lo giuro”
Un Sannita

2° Posto
CRAL O ASSOCIAZIONE: CLUB POLITECNICO BARI

Le dolci note di un’arpa ci accompagnano nel nostro viaggio nella provincia d’Isernia tra storia, antiche tradizioni, che riportano ad un passato intenso, vissuto tra vita, morte, fede e paganesimo, colori accesi quali il verde dei boschi, il marrone intenso delle montagne, il bianco candore delle cime, le diverse tonalità di giallo e rosso dei fiori che adornano i vicoli, che rapiscono lo sguardo ed inteneriscono il cuore; il grigio della nebbia che, pur limitando la visuale, libera la fantasia e sembra rappresentare un tenue legame, quasi tangibile, con il mondo che è al di sopra di essa. I forti odori, del fungo, del tartufo, che riportano alla giovialità della tavola ed alla possibilità di coniugare la bontà del gusto con il forte piacere di stare insieme e di condividere la gioia di appartenere a questa terra.
Poi, d’improvviso, mentre nei nostri occhi è ancora viva l’immagine netta di un tratturo che, nitidamente, si evidenzia nel verde circostante, quasi come un percorso obbligato che non ammette deviazioni, irrompe il grave suono di una zampogna che con il susseguirsi delle sue melodie è come se rappresentasse una sequenza di quadri, immagini di una vita di povertà, di fatica, ma anche di gioia ed operosità, simbolo di un mondo vero che racchiude esperienze, tradizioni, usanze, insomma, le peculiarità di vite vissute, quelle dei baroni nei propri castelli. Ancora oggi testimonianza storica di epoche passate, quelle degli artigiani, dalla pietra, del ferro, dei merletti, dei dolci, testimonianza attuale di ciò che ancora è in grado, ancora, di lasciare un segno e regalare emozioni.
I rintocchi di una campana, purtroppo, segnala, per il momento, la conclusione del nostro viaggio, ma segna il tempo per un nostro prossimo ritorno.

3° Posto in exequo
CRAL O ASSOCIAZIONE: APIE SIAC

Il viaggio in Molise vola sulle ali del tempo, ci porta a conoscere il valore delle antiche arti e tradizioni da rivalutare e trasmettere.
Il viaggio in Molise vola sulle ali della felicità portata dalla natura incontaminata e accogliente da scoprire e vivere con l’amore e l’amicizia.
Il viaggio in Molise vola sulle ali del suono che dona all’animo emozione che il cuore vuole diffondere e condividere.
Il viaggio in Molise vola sulle ali del gusto e del profumo dei sapori antichi e genuini.


CRAL O ASSOCIAZIONE: CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO – PADOVA

Solo venendo qui, ci siamo resi conto che il Molise non è solo Antonio Di Pietro.
Questa constatazione ce l’abbiamo ora che siamo seduti nella prima fila del teatro di Pietrabbondante. Con le spalle comodamente adagiate guardiamo avanti e ci immaginiamo un immenso tratturo alle cui estremità si ergono imponenti il Castello Pandone e il Castello Pignatelli. Neanche lo scalpellino del maestro Lalli (che sta sistemando la terza fila) riesce a distrarci: scrutiamo con attenzione l’orizzonte per scorgere l’uomo cervo.
Invece dalla porta ad arco del teatro inizia a diffondersi un’affascinante melodia: ecco entrare in scena i componenti dell’Ecletnica Pagus con i loro strumenti etnici. Piero con la sua zampogna precede tutti e ci inebria con una musica assolutamente originale e coinvolgente.
Lo spettacolo che vediamo raggiunge il suo apice quando dalle pendici della montagna scende il corteo della ‘ndocciata.
Nel frattempo le tribune si sono riempite: ci sono anche le suore del convento di Santa Chiara! È tanto che non si vedevano in giro!
È un tripudio di suoni, luci e colori… ma le sorprese non sono finite. Le gentili signore che già ci avevano viziato la nottata della “serenata” ora ci stanno offrendo ogni ben di Dio: prodotti caseari, olio, insaccati, mandorle, vino e tartufo. Non vorremmo più alzarci, ma Maria ed Emilia ci chiamano a viva voce: bisogna visitare la fonderia delle campane!! Siamo in ritardo. ANDIAMO.



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